Plant Plant tra eredità del ventennio e pratiche artistiche in Alto Adige/ Südtirol
Film Seminar
- Date: Oct 29, 2024
- Time: 04:30 PM - 06:30 PM (Local Time Germany)
- Speaker: Film Screening e Seminar con Andrea di Michele, Emanuele Guidi e Kathrin Hornek
- Location: Villino Stroganoff, Via Gregoriana 22, 00187 Rome and online
- Contact: mara.freiberg@biblhertz.it
L’intervento dello storico Andrea di Michele, con il quale si aprirà il seminario, sarà dedicato al programma di «conquista del suolo» attuato in Alto Adige durante il ventennio. Esaminerà come il sostanziale fallimento di questi propositi consenta di cogliere le oscillazioni e le incoerenze della politica del regime verso le minoranze linguistiche, gli elementi di continuità con il nazionalismo prebellico, ma anche il modo incostante e tutt’altro che lineare attraverso cui il fascismo definì i confini dell’italianità in questo territorio.
Emanuele Guidi, direttore artistico di ar/ge kunst dal 2013 al 2022, presenterà parte degli esiti del suo lavoro decennale a Bolzano con i quali ha intersecato e dialogato con questo complesso momento della storia di Bolzano e dell’Alto Adige. Plant Plant (2021-2022) di Katrin Hornek è uno dei progetti sviluppati nel periodo della sua direzione artistica, e realizzato con la collaborazione di BAU – Institute for Contemporary Art and Ecology.
Introdotto dall’artista Katrin Hornek, il film Plant Plant è un frammento di un’installazione site-specific di più ampio respiro e racconta uno speculativo viaggio transcorporeo dell’azoto sintetizzato nello stabilimento della Montecatini di Sinigo, vicino a Merano, fondato nel 1926 e supportato dal regime. Assemblando immagini e immaginari diversi, il film proietta la storia dello stabilimento e della sua eredità chimica in un orizzonte temporale e geografico espanso.
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Andrea Di Michele è professore di Storia contemporanea presso la Libera Università di Bolzano. È membro del comitato scientifico dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri – Rete degli Istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, Milano e del direttivo della Società Italiana per la Storia Contemporanea dell’Area di Lingua Tedesca (SISCALT). Tra le sue pubblicazioni: Terra italiana. Possedere il suolo per assicurare i confini 1915-1954, Roma, Laterza, 2023; Rethinking Fascism. The Italian and German Dictatorships, Berlin/Boston, De Gruyter, 2022 (curato con F. Focardi); Tra due divise. La Grande Guerra degli italiani d’Austria, Roma, Laterza, 2018 (tradotto in tedesco e russo); Storia dell’Italia repubblicana 1948-2008, Milano, Garzanti, 2008 (ristampato nel 2015).
Emanuele Guidi è curatore, scrittore e ricercatore di base a Berlino. Attualmente è Dottorando presso la University of Reading e ZHdK di Zurigo, ricercatore presso ADA – Archiv der Avantgarden Dresda, e docente presso la NABA di Milano. Il suo libro, vincitore dell’Italian Council 2024, Henry Martin: an Active Ear è in uscita con ADA e Spector Books. È iniziatore e co-direttore artistico di Post-Colonia: festival di architetture e immaginari in transizione (Massa, 2025). Dal 2013 al 2022 ha diretto ar/ge kunst, Bolzano, dove ha curato, tra le altre, mostre di Katrin Hornek, Alessandra Ferrini, Mohamed Bourouissa, Ho Tzu Nyen, Jumana Manna, Slavs and Tatars, Otobong Nkanga, Lorenzo Pezzani.
Katrin Hornek è un’artista visiva che vive a Vienna, dove insegna presso il Dipartitmento di Arte Site-Specific dell’Università di Arti Applicate. Il suo lavoro si confronta giocosamente con i paradossi e le convergenze della vita nell'era dell'Antropocene e si articola attraverso installazioni, video e progetti curatoriali che invitano alla comprensione del complesso intreccio tra natura e cultura. Tra le più recenti, si ricordano le mostre alla Secessione, Vienna (2024), ar/ger Kunst, Bolzano (2021), alla Biennale di Riga ( 2020), Hysterical Mining alla Kunsthalle Wien (2019), e I: project space, Pechino (2018). Hornek è inoltre membro del progetto di ricerca interdisciplinare The Anthropocene Surge dell’Università di Vienna.
Organizzazione scientifica: Elisabetta Rattalino /
Research
Unit: Decolonizing Italian Visual and Material Culture