Promuovere l’immagine di Roma: le guide tra XVII e XIX secolo

Alessio Ciannarella, Ph.D.

Strumenti essenziali per orientarsi nella stratificata realtà romana, le guide accompagnano da secoli abitanti e forestieri alla scoperta del patrimonio storico, artistico e religioso dell’Urbe. In che modo questi testi hanno influenzato la percezione della città da parte dei visitatori? Quale ruolo ha rivestito la letteratura periegetica nel processo di costruzione e promozione dell’immagine di Roma tra Sei e Ottocento? 
La presente ricerca intende riflettere su questi temi, analizzando i criteri adottati dai compilatori nella stesura delle diverse guide. Ogni scelta operata da autori ed editori si rivela infatti quantomai significativa, perché contribuisce all’esaltazione di una determinata visione di Roma: dalla tipologia di notizie selezionate all’organizzazione dei contenuti, dalla particolare attenzione riservata a specifiche emergenze urbane fino alle più o meno deliberate omissioni. Ciascuna guida, dunque, non si limita a descrivere lo spazio urbano, ma lo costruisce.
A tale scopo, è prevista l’elaborazione di una mappa digitale, che, mediante l’utilizzo di un sistema informativo geografico (GIS), permetta di confrontare i percorsi suggeriti, gli edifici descritti e le vedute riprodotte nelle principali guide di Roma. La mappa dà la possibilità di visualizzare topograficamente in che modo ogni testo configura e organizza lo spazio e il tempo, recuperando quella dimensione di pratica utilità che questi volumi hanno svolto per secoli.
Stabilire le caratteristiche peculiari di questi volumi si rivela essenziale anche per comprendere in che modo l’esperienza di visita della città si sia evoluta nel tempo, in special modo tra Sette e Ottocento, quando il viaggiatore di Ancien Régime lascia progressivamente spazio al turista moderno.
 

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