Quaderni della Bibliotheca Hertziana
Seit 2018 ergänzen die Quaderni della Bibliotheca Hertziana, ediert bei Campisano Editore, die Schriftenreihen des Instituts. Aufnahme finden italienische Manuskripte oder (mehrsprachige) Aufsatzsammlungen, deren Themen die aktuellen Forschungsdiskurse des Instituts reflektieren. Sowohl das Layout als auch die Papierwahl der Quaderni laden zu eigenen Annotationen im Text ein, ihr handliches Format grenzt sich bewusst von den großformatigen Institutsreihen ab. Die Quaderni verstehen sich weniger als abschließendes Forschungsergebnis, sondern vielmehr als Einladung zur Fortsetzung des wissenschaftlichen Diskurses.
Über die Aufnahme von Manuskripten in die Reihe entscheidet das Redaktionskomitee. In einem zweiten Schritt werden die Texte einem externen Peer Review-Verfahren unterzogen.
13. (Im)material Michelangelo: Toward a Visual Historiography of Sculpture Between Reproduction and Art-Historical Enquiry, edited by Giulia Daniele and Daniele Di Cola
192, con oltre 80 illustrazioni a colori e in b/n
Roma: Campisano Editore 2023
ISBN: 979-12-80956-42-2, € 50,00
Reproducing, representing, copying, or filming an artwork is the inevitable result of an interpretation, which can reveal neglected aspects of the original model, as well as disguise or change others. This is due both to the intentions of those involved in making or in requesting a copy and to the intrinsic difficulties of the translation from one medium to another. Within the frame of these general and methodological premises, the ten essays contained in this book examine reproductions and copies in different media of Michelangelo Buonarroti’s sculptures, exploring and investigating their visual historiography from the 16th century to the present days. Michelangelo’s peculiar way of dealing with materials – his habit of overtly exposing the traces of his working process, his uneven treatment of the surfaces, and his use of fragmented or sketched elements, as described by the well-known poetics of the non finito – raised specific problems and made it necessary to ‘re-mediate’ the originals’ materiality. Because of Buonarroti’s uninterrupted legacy, the volume considers the continuous mutation of his works’ reception over time: from 16th century copies to the miniaturized, decorative, reproductions made in Rodin’s time; from the illustrations of Sigmund Freud’s essay on the Moses to the photographs published by Erwin Panofsky in his studies on Michelangelo; from video footage in films to worldwide exhibitions, where replicas of the Vatican Pietà are often displayed and admired almost like new originals.
Leseprobe: (Im)material Michelangelo: Toward a Visual Historiography of Sculpture Between Reproduction and Art-Historical Enquiry
12. Tra terra e mare. Architettura e potere sulla costa del tirreno meridionale, a cura di Antonino Tranchina, Kordula Wolf, Tanja Michalsky
200 pagine, con oltre 90 illustrazioni a colori e in b/n
Roma: Campisano Editore 2023
ISBN: 979-12-80956-27-9, € 50,00
Il Mediterraneo è uno spazio storico che ha bisogno di molte competenze per essere interpretato e raccontato, tante quante almeno le expertise raccolte in questo volume, con riferimento particolare alle vicende del grande bacino nell’Alto Medioevo. In quel frangente il Tirreno meridionale ha giocato un ruolo cruciale, di cerniera tra le grandi potenze di aspirazione universalistica. Inoltre, la costa occidentale del Mezzogiorno, dal Lazio inferiore alla Campania, condensa l’espressione di entità territoriali dall’identità diversificata, configurandosi come un vivace laboratorio culturale e un campione esemplare di questioni e potenzialità che investono il Mare nostrum tra l’VIII e il X secolo. L’entrata in scena di nuovi gruppi, istanze politiche e religiose trova il più cospicuo riflesso nelle culture materiali dell’epoca, indagate in modo sinergico dalle discipline storiche. Fra queste testimonianze, la cultura architettonica traduce in scala monumentale e in un ‘supporto’ duraturo le dinamiche di potere e il transito di idee nello spazio storico. Interrogare le tracce di quegli scenari perduti, incrociando i quesiti sullo sfondo del Mediterraneo sud-occidentale, consente di aprire un inedito spiraglio sull’intreccio tra la natura dei luoghi e le vicende umane nell’ambiente costiero.
Leseprobe: Tra terra e mare. Architettura e potere sulla costa del tirreno meridionale
11. From Words to Space. Textual Sources for Reconstructing and Understanding Medieval Sacred Spaces, edited by Elisabetta Scirocco, Sible de Blaauw
296 pagine, con oltre 110 illustrazioni a colori e in b/n
Roma: Campisano Editore 2023
ISBN: 979-12-80956-20-0, € 50,00
Can words alone help us grasp the material and phenomenological complexity of a space from the past? The most likely answer is no. It is undeniable, however, that texts are nonetheless a fundamental resource in attempts to reconstruct medieval sacred spaces that have either disappeared or whose architectural, aesthetic, and ritual aspects have been altered. The essays collected in this volume, written by specialists in the history of art, architecture, and liturgy, demonstrate this in many ways. They discuss various categories of textual sources related or linkable to sacred, ritual, and liturgical spaces in the Middle Ages, and although the geographical focus is on Southern Italy, other Italian and European cases are also included. The textual sources drawn upon span those of a narrative character (chronicles, gesta, hagiographies) to early modern records about medieval buildings and their decoration; from ekphrasis to ritual instructions and musical notations. The aim is to (re)consider both well-and less-known written sources and to explore some of the hermeneutical questions posed by their relationships to monuments, landscapes, and artistic products.
Leseprobe: From Words to Space. Textual Sources for Reconstructing and Understanding Medieval Sacred Spaces
10. Medioevo tra due mondi. San Nicolò a San Gemini e le alienazioni monumentali nella prima metà del Novecento, a cura di Francesco Gangemi, Tanja Michalsky, Bruno Toscano
320 pagine, con oltre 130 illustrazioni a colori e in b/n
Roma: Campisano Editore 2022
ISBN: 978-12-80956-11-8, € 50,00
Espressione di valori economici, estetici e culturali, le opere d’arte sono da sempre esposte alle dinamiche di collezionismo e mercato, sottostando a cambiamenti di luogo e di proprietà. Cosa accade, però, nel caso di opere di grandi dimensioni, arredi fissi e complessi monumentali, che per loro stessa natura non sarebbero separabili dal contesto originale per cui sono stati creati? Il portale medievale di San Nicolò a San Gemini, esposto al Metropolitan Museum of Art di New York e sostituito in situ da una copia, è il punto di partenza di questa raccolta di studi in cui si confrontano due mondi: contesti di provenienza e realtà museali di conservazione, vecchio e nuovo continente, originale e copia. Nell’indagare per la prima volta in maniera sistematica il fenomeno delle alienazioni monumentali nella prima metà del Novecento, questo libro propone un dialogo interdisciplinare attorno al significato del luogo come ambiente conservativo e fattore interpretativo dell’opera d’arte e alla percezione sociale, giuridica e intellettuale della sua rimozione.
Leseprobe: Medioevo tra due mondi. San Nicolò a San Gemini e le alienazioni monumentali nella prima metà del Novecento
9. Geografie della migrazione nel cinema italiano. Luoghi e immaginari del transito, edited by Adrian Bremenkamp, Malvina Giordana, Lorenzo Marmo, Tanja Michalsky
200 pagine, con oltre 180 illustrazioni a colori e in b/n
Roma: Campisano Editore 2022
ISBN: 978-12-80956-04-0, € 50,00
Il cinema può raccontarci che cos’è un confine? Da Ventimiglia a Lampedusa, dal porto di Bari a quello di Tirana, attraverso l’antica città di Pompei e il tunnel di Lötschberg, questo volume mette in luce il funzionamento del cinema come macchina mitopoietica che interviene sullo spazio geografico. Tramite una lettura ravvicinata di sei titoli del cinema italiano dagli anni Cinquanta a oggi, spaziando dal melodramma neorealista al documentario contemporaneo, si costruisce un duplice percorso analizzando tanto i fenomeni migratori quanto le forme della messa in scena. L’intreccio tra approccio cartografico e sguardo filmico aiuta a elaborare la storia della Penisola da luogo di partenza a contesto di arrivo e, di pari passo, la metamorfosi dei generi e degli stili cinematografici. Ognuno dei film qui trattati rappresenta una specifica geografia della migrazione oltre quella mostrata dai mezzi di mappatura convenzionali.
Leseprobe: Geografie della migrazione nel cinema italiano. Luoghi e immaginari del transito
8. Textile Gifts in the Middle Ages. Objects, Actors, and Representations, edited by Christiane Elster, Stephanie Luther, Tanja Michalsky, Stefanie Seeberg
208 pagine, con oltre 50 illustrazioni a colori e in b/n
Roma: Campisano Editore 2022
ISBN: 978-88-85795-86-0, € 50,00
Gifts of textiles and clothing appeared in diverse contexts and fulfilled various functions in pre-modern Europe. They could be offered in the course of an initiation rite and or an act of social transition, including upon investiture, marriage, or entry into a monastery. Gifts of clothing to the poor, meanwhile, were among the works of charity thematized in the vitae of numerous medieval saints. Sumptuous textiles were sent as resplendent gifts to religious institutions or circulated through diplomatic gift exchanges. Gifts of clothing were distributed within the court as remuneration (in kind) and served to structure and hierarchize court society. Textile gifts could also represent the donor. Especially in the case of clothing previously worn by its donor, the materiality and form of the gifted garment might have been imbued with the physical presence of the giver. This volume aims to situate the diversity and polysemy of such acts of symbolic communication within the broader context of medieval gift giving. Integrating anthropological and sociological models into an art historical approach allows gifted artifacts to be taken seriously as independent entities within the giving process as a socially generative form of communication. With its focus on images and objects, art history is poised to show how the dynamics of reciprocity and its attendant obligations might have been charged both visually and materially. In turn, the relationships between the actors and the “agency” of gifts themselves take on sharper contours.
Leseprobe: Textile Gifts in the Middle Ages. Objects, Actors, and Representations
7. Terms of Style in Art History, a cura di Valérie Kobi
192 pagine, con oltre 40 illustrazioni a colori e in b/n
Roma: Campisano Editore 2021
ISBN: 978-88-85795-82-2, € 50,00
Fundamental to art history since Johann Joachim Winckelmann’s Geschichte der Kunst des Alterthums, the history of styles literally haunts discipline. It periodically returns to the heart of criticism. Interdisciplinary ap-proaches have quickly pointed out the need to think of styles not only as classificatory categories, but also as historical concepts in their own right, ready to be used as objects of analysis. This methodological approach is at the center of the present book devoted to stylistic nomenclatures, which makes available the result of an international conference organized by the Academy of France in Rome – Villa Medici, the Istituto Svizzero and the Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institute for Art History. It introduces case studies questioning the various constructions that accompanied the emergence and semantic development of certain key terms in art history. It also includes examples from fields often forgotten in the literature on stylistic nomenclature, such as fashion or theater. In short, this book should be understood as a proposal and an encouragement to reflect on the disciplinary heritage left, for better or for worse, by the history of styles in all spheres of visual culture.
Leseprobe: Terms of Style in Art History
6. Donato Bramante. «Luce & Inventor de la buona & vera architettura», a cura di Francesco P. Di Teodoro e Jens Niebaum
368 pagine, con oltre 170 illustrazioni a colori e in b/n
Roma: Campisano Editore 2021
ISBN: 978-88-85795-76-1, € 50,00
Lo storico Plutarco, riferendosi nella Vita di Pericle ai monumenti dell’acropoli di Atene, afferma che per la loro bellezza, via via che venivano costruiti erano già classici. Lo stesso dovevano aver pensato i contemporanei nei riguardi di Donato Bramante (1444–1514), tanto che Sebastiano Serlio non esitò a includere le sue architetture fra le antichità del Terzo Libro (1540): una riprova del carattere esemplare, anzi normativo, che esse avevano immediatamente assunto. Bramante era stato davvero «inventore e luce de la buona e vera architettura». Questo libro rende conto della sua creatività di e dei non pochi problemi che le sue opere ancora pongono, segno della loro perenne vitalità. Il disegno architettonico, i rilievi eseguiti con i più moderni strumenti di rilevamento laser-scanner, le tecniche costruttive, i modi della progettazione, la statica, l’indagine diagnostica su pietre e inchiostri impiegati nei fogli autografi di Bramante, effettuata con metodi non invasivi e con l’impiego di una strumentazione all’avanguardia, sono alcuni dei soggetti dei saggi che caratterizzano il libro. I contenuti del volume, e in particolare il notevole nucleo di studi sulla basilica di San Pietro, costituiscono pertanto un contributo determinante all’analisi critica del Bramante romano.
Leseprobe: Donato Bramante. «Luce & Inventor de la buona & vera architettura»
5. Città tangibili. Materialità e identità in Italia meridionale, a cura di Stefano D'Ovidio, Joris van Gastel e Tanja Michalsky
320 pagine, con oltre 150 illustrazioni a colori e in b/n
Roma: Campisano Editore 2020
ISBN: 978-88-85795-55-6, € 50,00
Per buona parte del Novecento la storia dell’arte è stata condizionata dal pregiudizio filosofico in favore dell’Idea che ha ridotto i materiali a un anti-valore, relegandoli all’ambito esclusivo dei restauratori. La storiografia internazionale degli ultimi decenni ha ribaltato questa visione, ponendo i materiali al centro della riflessione. I saggi raccolti in questo volume intendono proporre un percorso nella storia dell’arte in Italia meridionale dal Medioevo al Novecento, letta attraverso il filtro della materialità, intesa non soltanto come insieme di risorse primarie e condizionanti della produzione artistica e architettonica del territorio, ma anche e soprattutto come medium attraverso il quale sono stati plasmati e fusi modelli culturali, competenze tecniche, istanze di rappresentazione politica, sociale, ideologica e religiosa. Fino a che punto i materiali esprimono nessi con il contesto geologico e l’ambiente naturale? Come si relazionano al passato di un luogo? Come contribuiscono alla creazione dell’identità collettiva? Intorno a questi interrogativi ruotano i casi discussi nel libro, che si collocano in una prospettiva di lunga durata, il secondo millennio dell’era cristiana, durante il quale l’Italia meridionale ha preso forma in quanto entità distinta dal resto della Penisola. Ne risulta un quadro variegato in cui la materialità si propone come strumento interpretativo in grado di sovvertire categorie storiografiche precostituite e di svelare il rapporto indissolubile tra arte, materia e società.
Leseprobe: Città tangibili. Materialità e identità in Italia meridionale
4. La Fortuna dei Baccanali di Tiziano nell'arte e nella letteratura del Seicento, a cura di Stefan Albl e Sybille Ebert-Schifferer
315 pagine con oltre 120 immagini a colore
Roma: Campisano Editore 2019
ISBN: 978-88-85795-30-3, € 50,00
In seguito alla devoluzione del Ducato di Ferrara alla Santa Sede nel 1598 giunsero a Roma i cosiddetti Baccanali di Tiziano. Il Festino di Venere, gli Andrii e Bacco e Arianna entrarono così nella collezione del cardinale Pietro Aldobrandini. Quali furono le ripercussioni che i Baccanali esercitarono a partire dal loro arrivo a Roma sulla produzione artistica e letteraria? Il presente volume offre un’analisi approfondita delle loro imitazioni ed emulazioni da parte di alcuni dei maggiori artisti ed intellettuali del Seicento, tra cui Annibale Carracci, Domenichino, Nicolas Poussin, François Du Quesnoy, Joachim von Sandrart e Giovan Pietro Bellori. L’esame delle interrelazioni fra artisti di varie nazionalità in seguito allo studio dei Baccanali consente inoltre una migliore comprensione dell’impatto delle opere di Tiziano sulla produzione artistica nel contesto romano ed extra romano e dimostra l’epocale importanza dei capolavori di Tiziano per la cultura italiana ed europea.
Leseprobe: La Fortuna dei Baccanali di Tiziano nell'arte e nella letteratura del Seicento
3. Séroux d'Agincourt e la storia dell'arte intorno al 1800, a cura di Daniela Mondini
426 pagine con oltre 130 illustrazioni a colori
Roma: Campisano Editore 2019
ISBN: 978-88-85795-21-1, € 60,00
"Far vedere" è l'atto fondamentale e costitutivo del progetto storiografico di Jean-Baptiste Séroux d'Agincourt (1730-1814): la sua Histoire de l'Art par les monumens depuis sa décadence au Ive jusqu'à son renouvellement au XVIe siècle fu infatti corredata di un ricchissimo apparato di incisioni offrendo alla comunità scientifica un primo corpus illustrato del patrimonio artistico medievale. Il presente volume, frutto del convegno internazionale per il bicentenario della morte di Séroux d'Agincourt organizzato dalla Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell'arte e dall'Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, analizza l'apporto di Séroux d'Agincourt alla documentazione e storicizzazione dell'arte dei secoli della 'Decadenza' sotto diversi aspetti, dalla 'invenzione' e riscoperta dei primitivi, al disegno e alla riproduzione grafica dell'opera d'arte come strumento di ricerca, al libro d'arte e il suo mercato nel contesto Europeo. Attraverso i vari interventi sono pertanto affrontati problemi centrali della storiografia dell'arte nei quattro decenni a cavallo del 1800, durante i quali, sullo sfondo degli importanti rivolgimenti politici e sociali, la storia dell’arte si trova in una fase di passaggio da una prassi prevalentemente amatoriale – e aristocratica – verso una professionalizzazione e istituzionalizzazione come disciplina accademica.
Leseprobe: Séroux d'Agincourt e la storia dell'arte intorno al 1800
2. Arte dal naturale, a cura di Sybille Ebert-Schifferer, Annick Lemoine, Magali Théron, Mickaël Szanto
320 pagine con oltre 100 illustrazioni a colori
Roma: Campisano Editore 2018
ISBN: 978-88-85795-13-6, € 50,00
Fin dall'Antichità, le arti visive si definiscono prima di tutto, per analogia con la poesia, come l'arte di imitare la natura (Aristotele): analogia che segnerà l'insieme della teoria dell'arte in epoca moderna. Nessun testo teorico sulle arti ignora il concetto di imitazione, così come non si conoscono discorsi critici che non vi si riferiscano. Il 'dal naturale' è ovunque presente, come una nozione chiave. Ciò non toglie che questo concetto non abbia mai cessato di definirsi e di ridefinirsi, a seconda dei luoghi e dei periodi. Questo volume raccoglie parte degli interventi presentati ad un convegno internazionale che ha visto collaborare l'Accademia di Francia a Roma, Aix-Marseille-Université, Telemme, la Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell'arte e l'Université Paris-Sorbonne, Centre André Chastel. Questa singolare e fruttuosa cooperazione nacque dal comune interesse ad approfondire la questione relativa a cosa significhi produrre arte 'dal naturale' o 'd'après nature' nel Seicento, secolo nel quale viene coniato per la prima volta il termine di 'naturalisti' nella teoria artistica.
Leseprobe: Arte dal naturale
1. L'Urbanistica a Roma durante il ventennio fascista, a cura di Christine Beese e Ralph-Miklas Dobler
212 pagine con oltre 80 illustrazioni in b/n
Roma: Campisano Editore 2018
ISBN: 978-88-85795-16-7, € 50,00
Nel presente volume storici dell'arte, architetti e paesaggisti, storici, archeologi e sociologi urbani analizzano l'urbanistica romana durante il ventennio fascista in modo interdisciplinare discutendo metodologie e prospettive diverse. Tale approccio rispecchia da un lato la vasta gamma di discipline che attualmente si occupano dello studio della storia dell'urbanistica e dall'altro rivela anche i meccanismi urbanistici messi in opera nel periodo in questione: oltre a politici e investitori, furono infatti soprattutto gli architetti, gli storici dell'arte e gli archeologi a partecipare alla creazione della Roma fascista. Presentando i loro progetti in pubblicazioni, conferenze e convegni, essi cercarono di ampliare il loro raggio d'influenza, assunsero incarichi politici e fondarono enti e associazioni. L'esame interdisciplinare di questo periodo permette perciò una comprensione più profonda sia delle figure di pensiero sia delle correlazioni operanti alla sua base. Il risultato non è un semplice volume miscellaneo incentrato su questo importante esempio di urbanistica europea del XX secolo, ma un'analisi basata su casistiche esemplari che offre uno sguardo approfondito su molti aspetti finora trascurati della pianificazione urbanistica voluta da Mussolini.