Porosità della città: Porosità dell’immagine. Walter Benjamin e Napoli (1925-2025)
Workshop
- Beginn: 10.04.2025 09:30
- Ende: 11.04.2025 19:00
- Vortragende(r): Workshop
- Ort: Villino Stroganoff, Via Gregoriana 22, 00187 Roma
- Kontakt: raffaele.rossi@biblhertz.it

Come la pietra – si legge in uno dei passi più celebri –, così anche l’architettura di Napoli è porosa. Costruzione e azione si permeano in un susseguirsi di cortili, portici e scaloni. Tutto è fatto per custodire la scena in cui costellazioni sempre nuove, sino ad allora imprevedibili, possano accadere.
Per la città di Napoli la metafora della porosità ha offerto nel tempo uno strumento interpretativo centrale, per i vari ambiti della sua espressione culturale – dalla commistione artistico-architettonica fra palazzo e cappella gentilizia, a quella cinematografica fra spazialità interna ed esterna –, a tal punto diffusa da rischiare di ricadere in un ennesimo stereotipo sulla forma di vita partenopea. Ma, in un contesto più ampio, essa ha valicato i confini di Napoli ed è divenuta una cifra costante negli studi internazionali di urbanistica e architettura. Il tessuto urbano di Teheran, Bangkok e Rio de Janeiro, ad esempio, è stato ripensato alla luce di tale categoria; all’insegna della porosità sono stati elaborati piani urbanistici per Parigi e Palermo; diversi progetti architettonici ambiziosi, tesi a infrangere le divisioni fra ambienti e classi sociali, sono stati improntati esplicitamente alla porosità; fino alla nascita di uno sguardo nuovo, geologico e speleologico, sulla materialità della pietra porosa e l’architettura delle cavità.
Negli studi di filosofia, del resto, la nozione è stata lungamente indagata non soltanto all’interno del pensiero benjaminiano, individuandone il nesso con le altre nozioni – come il cosiddetto Denkbild, accostamento poroso di immagine e pensiero –, ma essa è divenuta una categoria della fenomenologia percettiva e della trasformazione politica del confine in soglia. La riedizione del testo integrale nel 2020 ha suscitato un nuovo dibattito intorno al libro.
A cento anni dalla sua pubblicazione, la Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la Storia dell’Arte di Roma intende fare il punto sulla ricezione del saggio nel contemporaneo attraverso un workshop che coinvolta più prospettive. È l’occasione per ripensare da capo la stessa nozione di porosità, congelandone gli stereotipi e liberandone le potenzialità ancora inespresse. Quali sono, in relazione a Napoli, i luoghi della città ove tale nozione cessa di svolgere la sua funzione ermeneutica? Si può ancora parlare oggi, nell’epoca della mercificazione turistica della sua immagine, di una “Napoli porosa”? E in che senso è possibile estendere la validità della nozione al di là del suo riferimento primario alla città partenopea?
Il programma verrà pubblicato qui quanto prima.
Organizzazione scientifica: Tanja Michalsky, Elenio Cicchini
In collaborazione con:
Goethe-Institut Neapel
AWB – Associazione Italiana Walter Benjamin
Librerie Dante & Descartes
IISF – Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di
Napoli